lunedì 21 maggio 2018

I misteri delle piramidi

Le grandi piramidi di Giza profondono un fascino misterioso che va ben oltre l'ammirazione per le forme o le dimensioni dei monumenti

Fin dall'antichità, tutti coloro che si sono avvicinati alle grandi piramidi della piana di Giza sono rimasti attratti e misteriosamente affascinati da questi manufatti così imponenti ed enigmatici. Anche ai nostri giorni eminenti scienziati ed archeologi di fama mondiale si arrischiano in supposizioni e ricostruzioni a volte palesemente bizzarre per spiegare queste presenze tutt'altro che "normali".
 Al turista distratto, le grandi piramidi potrebbero sembrare dei semplici ammassi di pietrame che tutt'al più invogliano ad una arrampicata, ma per chi vuol prendersi la briga di approfondire un po' di più l'argomento, si aprono scenari affascinanti e misteriosi come in pochi altri esempi. 
La piramide di Cheope detta anche la "grande piramide" è il pezzo forte, classificata come una delle sette meraviglie del mondo antico, in essa sono racchiusi tutti i misteri e ad essa facciamo riferimento in questo articolo.

I misteri della costruzione

Primo mistero: la datazione.
Ufficialmente la data di edificazione delle piramidi è fissata tra il 2700 e il 2200 a.C.. Nessun documento tratta direttamente della costruzione della grande piramide tanto da poterne stabilire con certezza la data di edificazione, in tutti i casi in cui vi si riferisce è citata come opera esistente; al suo interno non sono stati rinvenuti geroglifici né altri tipi di documentazione. La disposizione delle piramidi e l'orientamento di alcuni particolari sono palesemente riferiti a costellazioni, tuttavia, non corrispondono esattamente all'attuale posizione delle stelle e nemmeno di 5000 anni fa, bensì di 15.000 anni fa ...


Secondo mistero: la mancanza di iscrizioni. 
 All'interno della grande piramide sono praticamente assenti i geroglifici che invece abbondano in tutte le costruzioni egizie. Appare strano che un'opera così imponente manchi delle acclamazioni al faraone che ne ha richiesta la costruzione. Anche sul fatto che si tratti di una sepoltura sorgono dubbi in quanto all'interno non è mai stato trovato nulla che possa essere messo in relazione con un corredo funerario e lo stesso sarcofago non ha analogie con i sarcofaghi rinvenuti in altre tombe egizie.

Terzo mistero: la lavorazione del materiale. 
 Alcuni massi che formano la Piramide di Cheope sono in granito rosso e presentano la superficie lavorata finemente con una precisione di dimensione e forma che in alcuni casi sono dell'ordine del decimo di millimetro su lunghezze di vari metri. Allo stato attuale delle moderne tecnologie, eseguire lavorazioni di questo genere su blocchi tanto grandi di un materiale così duro, sarebbe un'impresa difficilissima, forse impossibile, nonostante l'uso di utensili in acciaio diamantato ad altissima resistenza. Al tempo degli antichi egizi, l'unico metallo disponibile per la fabbricazione di attrezzi e strumenti di lavoro era il bronzo, metallo che non è in grado di scalfire minimamente il granito, l'unica alternativa era data dagli utensili in pietra scheggiata (....).

Quarto mistero: il trasporto dei materiali. 
 Le cave dove sono stati estratti i materiali usati nella costruzione della piramide si trovano a centinaia di chilometri. Si ipotizza un trasporto fluviale tramite chiatte, ma le tecnologie costruttive degli antichi egizi (legno e giunco) consentivano la costruzione di imbarcazioni tanto grandi e robuste da sostenere un carico di centinaia di tonnellate? Se anche fosse, resta il mistero delle infrastrutture portuali necessarie per caricare e scaricare i megaliti. Esperti del settore ritengono che allo stato attuale sarebbe una impresa difficoltosa effettuare un carico del genere sulle attuali navi da trasporto peraltro normalmente adibite a grossi carichi. Sul terreno, per trasportare un blocco di cento tonnellate a forza di braccia su slitte (i rulli sono impraticabili a causa della inconsistenza del fondo), significa impiegare non meno di 2000 uomini. Anche disponendoli su dieci file (con una larghezza totale del treno di circa dieci metri), queste avrebbero avuto una lunghezza di 200 metri (un metro di distanza da uno all'altro) con tutti i problemi di manovrabilità connessi. Sul punto di attacco al traino, il tirante sarebbe stato sottoposto ad una trazione di almeno cinque tonnellate con conseguenti problemi di tenuta dei materiali (corde in fibre vegetali).

Quinto mistero: il cantiere. 
 Interpellate imprese americane che si occupano della costruzione di opere imponenti, dopo approfonditi studi, hanno dichiarato l'impossibilità pratica ad operare nel deserto per edificare una costruzione simile alla grande piramide. Pur disponendo di ingentissime risorse, e di tutti i mezzi della moderna tecnologia, sarebbe necessario predisporre una solida piattaforma in calcestruzzo su tutto il perimetro interessato ai lavori e allo spostamento dei giganteschi blocchi di pietra, di mastodontici mezzi di trasporto, nonché di gru gigantesche

Sesto mistero: la sfinge. 
 Comunemente considerata un "accessorio" della grande piramide, la sfinge, con il suo aspetto misterioso, è anch'essa carica di enigmi. Uno per tutti la datazione. Ufficialmente risale all'epoca degli antichi egizi ma un particolare importante ne smentisce la datazione. Tutta la base della sfinge risulta erosa dall'acqua come se fosse stata immersa per secoli in una corrente impetuosa, ebbene, fin dal tempo degli antichi egizi, è storicamente provato che quel luogo è sempre stato desertico.

Settimo mistero: la precisione dell'edificio. 
 E' sorprendente constatare con quale precisione sia stata eretta una costruzione tanto imponente. Il problema principale è costituito dalla difficoltà di dare la giusta inclinazione alle facce della piramide in modo da giungere al vertice mantenendo le dimensioni progettuali. Ancor più stupefacente è stato constatare che le dimensioni dei vertici e della base sono tra loro rapportati secondo il valore di pi-greco, della sezione aurea e dell'anno siderale, con una precisione sbalorditiva. Si tratta di nozioni acquisite soltanto secoli e millenni dopo l'epoca presunta di edificazione.

Le forze misteriose della piramide

In molti affermano che all'interno della grande piramide agiscono forze ed energie sconosciute impossibili da analizzare ma delle quali si avverte la presenza. La piramide ha il potere di alterare la mente umana consentendo esperienze psichiche straordinarie di proiezione mentale. Alcuni celebri temerari hanno voluto sperimentare la permanenza all'interno della grande piramide per periodi prolungati, specialmente dopo il tramonto del sole, riportandone descrizioni inquietanti di visioni ed esperienze extracorporee. Anche Napoleone, durante la campagna d'Egitto, volle sfidare la piramide e ne uscì sconvolto, a detta dei testimoni. Nonostante l'indole tutt'altro che impressionabile del personaggio, non volle mai raccontare a nessuno di quell'esperienza.

I turisti di ritorno dall'Egitto, raccontano che all'interno della grande piramide non si avverte mancanza d'aria o clima pesante come invece normalmente accade in edifici e luoghi chiusi e frequentati da molte persone. In effetti, la temperatura interna ha delle variazioni minime, dell'ordine di decimi di grado, nonostante le notevoli escursioni esterne dovute al cambio di stagione o tra giorno e notte. Il microclima interno è costante e sembra non essere influenzato dal notevole apporto di umidità da parte dei visitatori, nonostante le insufficienti aperture verso l'esterno.

Le piramidi generano una concentrazione di energia anche verso l'alto. E' successo più volte, anche in tempi recenti, che aerei abbiano subito interferenze agli strumenti di bordo uniti a turbolenze (nonostante la totale assenza di correnti d'aria), transitando sulla verticale delle piramidi. Allo scopo dichiarato di evitare problemi, i piloti si guardano bene dal sorvolare la zona.


E' possibile sfruttare i poteri della piramide

Lo scienziato Eric McLuhan affermò a Toronto che nelle piramidi esistono forze sconosciute, probabilmente forze gravitazionali, tutt'ora attive. A dimostrazione di quanto asserito fece un esperimento: costruì una piramide in plexiglas alta 45 centimetri, alloggiò all'interno un semplice supporto sul quale pose, più o meno al centro, una bistecca di manzo ed una lama di rasoio. Dopo 20 giorni, la bistecca non era andata in putrefazione e non puzzava. La lama di rasoio, che aveva precedentemente perso l'affilatura, era di nuovo affilata.

Lo stesso autore di questo articolo, per verificare la reale capacità della piramide, ha voluto costruire un modellino in cartone alto circa trenta centimetri. Le dimensioni e le rifiniture sui vertici erano piuttosto carenti, tuttavia, l'esperimento è riuscito perfettamente. Ponendo una manciata di acini d'uva all'interno della piramide ed altrettanti all'interno di una scatola fatta con lo stesso materiale e con dimensioni simili (per verifica), poste una accanto all'altra nello stesso ambiente, si è potuto constatare che dopo pochi giorni, mentre l'uva contenuta nel contenitore a forma di parallelepipedo ha iniziato a ricoprirsi di muffa, nella piramide non dava alcun segno di alterazione. Dopo alcune settimane, l'uva contenuta nella piramide appariva come uva passa, quasi completamente disidratata, mantenendo tuttavia il profumo ed il sapore originali, mentre nell'altro contenitore era completamente avariata, marcia e coperta di muffe.

Pare che l'influsso sia generato dalle forme più che dalla struttura, pertanto, risulta che gli effetti benefici della piramide si riscontrano anche con una struttura completamente aperta costituita da elementi che ne costituiscano i vertici, senza copertura sulle facce. E' possibile costruire, con una certa facilità, strutture sufficientemente grandi da ospitare all'interno una persona seduta o sdraiata. La permanenza all'interno di una piramide migliora la concentrazione mentale e lo stato di rilassamento generale. La piramide favorisce inoltre un sonno tranquillo e profondo; c'è chi garantisce la visione di sogni fantastici e stupende immagini.

Si notano sempre più spesso edifici (particolarmente adibiti ad attività commerciali) sovrastati da piramidi a volte di dimensioni ragguardevoli. L'utilizzo di queste strutture è voluto per beneficiare degli influssi positivi irradiati nell'ambiente, al fine di rendere gradevole la permanenza degli ospiti e dei visitatori, favorire il relax (e dunque la maggiore propensione agli acquisti...).

La piramide può essere utilizzata per la conservazione di sostanze deperibili, per la purificazione di acqua e cibi, per migliorare le capacità germinative delle sementi, per favorire lo sviluppo delle piante in vaso, per l'asciugatura di materiali poco porosi.

Come costruire una piramide

Possiamo costruire piramidi di qualsiasi materiale e dimensione, ma per garantire un buon risultato devono essere rispettate alla perfezione forma e disposizione. La forma deve essere rapportata in scala alla piramide di Cheope mentre la disposizione deve essere secondo l'asse Nord-Sud (rispetto a due facce). E' preferibile utilizzare materiali compatti (cartone pressato non ondulato, legno massello non compensato, ecc.) ed omogenei (solo legno, solo cartone, evitare chiodi e punti metallici per unire le parti). Le costruzioni in metallo risultano più sensibili ad interferenze ambientali per cui se ne sconsiglia l'utilizzo (almeno nelle prime sperimentazioni).

Le dimensioni del vostro modello devono riferirsi alle dimensioni della grande piramide che sono: altezza 145,6; lato di base 227,6; apotema 185,1. E' necessario mantenere le proporzioni, a tal fine si utilizza un semplice calcolo:

volendo costruire un modello di altezza = 1 metro otteniamo:

- lato di base --- 145,6 : 1 = 227,6 : x --- 227,6x1/145,6=1,56mt

- apotema --- 145,6 : 1 = 185,1 : y -- 185,1x1/145,6=1,27mt

Qui riportiamo alcune dimensioni calcolate:



Gli oggetti posti all'interno della piramide devono trovarsi sotto il vertice, ad un terzo dell'altezza.

L'orientamento delle facce dovrebbe essere secondo il Nord geografico che si discosta leggermente rispetto al Nord magnetico; tuttavia, è sufficiente disporre di una buona bussola per orientare con soddisfacente precisione. Essendo sensibile ad ogni possibile interferenza magnetica, dobbiamo trovare un ambiente il più possibile privo di disturbi, lontano da elettrodomestici e da qualsiasi altro generatore di campo elettromagnetico.

Fonte: www.nova3.com


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